romanzo

mondo capovolto

In fondo, è così.
In America, l’Africa ci è sempre arrivata in catene, contro la sua volontà, senza conoscere la lingua e incapace di camminare a testa alta perché convinta di non averne diritto.
Ed è la stessa cosa ancora oggi:
anche l’Italia africana è arrivata in America contro la sua volontà.

L’idea del romanzo

Il libro nasce con l’idea di poter raccontare una storia, ispirata a quegli uomini coraggiosi, i quali ci hanno lasciato, come molti altri migranti del secolo scorso, dei diari di viaggio fonti di grande ispirazione. Il protagonista del romanzo identifica l’uomo esploratore, colui il quale è andato alla ricerca di fortuna in un Paese completamente sconosciuto, lontano dalla sua terra e senza sapere se sarebbe tornato. Ha intrapreso un’avventura che si è conclusa con un’impresa, con quello spirito che si fonda sul rischio, che prevede un impegno sovrumano che non sempre porta a dei risultati positivi. Anche coloro i quali non hanno la benché minima idea di cosa sia la vera emigrazione e cosa essa comporti potranno, forse, farsi un esame di coscienza e vedere questo fenomeno da un altro punto di vista, capendone le difficoltà e le volontà. Ognuno emigra per motivi personali, per scappare o per lavorare, ma sempre verso una destinazione reputata come benefattrice, vista come la soluzione ai propri problemi. Ed è solo arrivandoci che inizia il vero viaggio: quello introspettivo, non solo quello fisico, materiale. Quel viaggio che può mettere in discussione i tuoi capisaldi se non sono validi, che ti mette a confronto con gli altri e ti fa pensare se stai agendo bene o male. Una testimonianza autentica che tocca le corde più profonde dell'animo umano, con il coraggio e la forza d'animo di chi non si arrende mai, neanche di fronte alle avversità più dure. È un percorso di crescita, in ogni caso, perché ne uscirai comunque diverso, volente o nolente.

Sinossi

Sullo sfondo dei drammatici eventi scatenati dalla Seconda guerra mondiale, i destini degli emigrati italiani in Africa s’intrecciano attraverso due continenti. Tutto inizia un lunedì mattina: è il 10 giugno 1940, il mondo si capovolge e la Nigeria, colonia inglese, diventa nemica. L’Italia entra in guerra contro Francia e Gran Bretagna, e quello stesso giorno Alessandro Testa viene arrestato insieme ai suoi connazionali. La loro vita sembra ormai segnata.

Prima internati in luoghi di prigionia nella città di Lagos, poi, come accadeva agli schiavi africani nei secoli precedenti, imbarcati e mandati nei campi di prigionia in Giamaica e costretti a lavorare per il governo inglese.

“Mondo capovolto” racconta le incredibili e autentiche vicende rimaste nascoste nelle pieghe del tempo e nelle soffitte dei discendenti dei primi italiani che affrontarono il continente africano. Di come andarono incontro all’ignoto e alla disperazione rendendo eroiche le sofferenze più intime, le piccole battaglie e i trionfi quotidiani di ognuno di loro.